Liegi-Bastogne-Liegi 2022, splendido assolo di Remco Evenepoel!

Remco Evenepoel riporta il Belgio in vetta alla Liegi – Bastogne – Liegi 2022. Partito sulla Redoute, il campioncino della Quick-Step Alpha Vinyl riprende gli ultimi attaccanti e si invola in solitaria verso il traguardo, resistendo al rientro dei rivali, distanziati 48 secondi, per conquistare la sua prima Monumento della carriera. A completare il podio alle sue spalle un sorprendente Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) sorprende Wout Van Aert (Jumbo-Visma), regolando un gruppetto di inseguitori di cui facevano buona parte dei favoriti.

La fine della primavera ciclistica rende la partenza molto frizzante, con numerosi attacchi che scuotono il gruppo sin dai primissimi chilometri. Scatti e controscatti che si annullano a vicenda, tenendo un ritmo altissimo al quale Michael Matthews (TeamBikeExchange-Jayco) deve arrendersi dopo appena 15 chilometri, mettendo il piede a terra. Nel frattempo Sylvain Moniquet (Lotto Soudal) riesce a portare via un quintetto con Bruno Armirail (Groupama – FDJ), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Jacob Madsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Fabien Doubey (TotalEnergies), ma alle loro spalle continuano le offensive e il gruppo è costretto a reagire. Mentre gli attaccanti proseguono la loro azione con un vantaggio oscillante, dal plotone sono in molti a provarci, tr i quali molto attive le formazioni professional, con anche Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB) e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) a provarci.

Malgrado i fuggitivi continuino a guadagnare, dietro di loro proseguono le accelerazioni, con un gruppetto di 15 corridori che riesce ad estirparsi, lanciandosi all’inseguimento. Il numero tuttavia è troppo alto per le squadre dei favoriti, che decidono di andare a chiudere. Ripresa questa azione Pau Miquel (EKP), Kenny Molly (BWB) e Luc Wirtgen (BWB) sono i primi a riparti, seguiti da Paul Ourselin (TEN), Baptiste Planckaert (IWG) e Marco Tizza (BWB). Si forma così un sestetto che riceve il benestare del gruppo, felice di rialzarsi dopo una prima ora frenetica. Vedendo che gli altri sono lasciati andare ci prova anche Gilles De Wilde (Sport Vlaanderen – Baloise), ma la sua azione è tardiva e sarà costretto a rialzarsi per essere riassorbito subito prima della fine della prima côte di giornata. Più fortuna invece per gli altri inseguitori, che già prima di salire si erano riportati sui battistrada, scollinando poi tutti assieme con un vantaggio di sei minuti sul gruppo, concedendo poi altri trenta secondi per arrivare ad un massimo di 6’35” prima di alzare il ritmo.

Mentre Doubey transita per primo sulla Côte de Saint-Roch, dietro dunque la situazione comincia a cambiare e a 100 chilometri dal traguardo, dove la distanza tra fuggitivi e gruppo è di cinque minuti esatti. Da qui in avanti l’accelerazione è costante, ma in concomitanza del ritorno delle Côtes, con Paul Ourselin che conquista la Côte de Mont-le-Soie, torna a rallentare. Il primo dei big a saltare è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), già in difficoltà a oltre 90 chilometri dall’arrivo. Sulla Côte de Stockeu si disuniscono gli uomini in testa, con Tizza primo ad andare in difficoltà. Esce di scena anche Molly, già vittima di problemi in precedenza, costretto a fermarsi a causa di un’avaria al cambio. In cima alla Côte de la Haute-Levée restano in testa alla corsa Bruno Armirail, Fabien Doubey, Sylvain Moniquet, Paul Ourselin, Harm Vanhoucke e Luc Wirtgen che proseguono con buon accordo. Proprio ai piedi del Col du Rosier la corsa però si scuote con una brutta caduta che coinvolge l’avanguardia del gruppo, spezzato a metà e del quale non fa più parte Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl), trasportato in ambulanza al più vicino ospedale.

Dopo aver rallentato per concedere a coloro rimasti attardati di rientrare, il gruppo inizia a darsi seriamente battaglia a 45 chilometri dalla conclusione, quando Mikel Landa (Bahrain-Victorious) piazza la sua prima stoccata. Il basco viene seguito da Sepp Kuss (Jumbo-Visma), con il gruppo che si assottiglia appresso a loro, grazie anche al lavoro di Enric Mas (Movistar). Uno scatenato Landa attacca più volte, sfiancando e isolando i rivali, anche grazie al supporto del compagno Wout Poels, con il quale si alterna per continuare a rilanciare costantemente l’andatura. All’arrivo alla Redoute è Armirail ad isolarsi al comando, mentre dietro Poels si presenta con una manciata di secondi di vantaggio sul gruppo, che si assottiglia ancor di più, perdendo uomini di peso come Tom Pidcock, tra le vittime della caduta precedente. Quando ormai lo scollinamento è sempre più vicino, è un sinora molto attento Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) a piazzare un attacco deciso.

A seguirlo prova Nelson Powless (EF Education – EasyPost), ma la potenza del belga è irraggiungibile e si crea un buco che nessuno riesce a colmare. Il classe 2000 prosegue così con la sua azione, scollinando con una manciata di secondi sui primi inseguitori, tuffandosi nella discesa all’inseguimento degli ultimi fuggitivi. Rapidamente i vari Ourselin, Moniquet e, infine, Armirail vengono ripresi, con solo quest’ultimo che riesce a seguire le ruote dello scatenato classe 2000. Sulle prime rampe della Roche-aux-Faucons, dove i due arrivano con un vantaggio di 40 secondi, anche il francese deve tuttavia arrendersi, lasciando involarsi Evenepoel, che entra con un vantaggio di 30 secondi negli ultimi venti chilometri. Enric Mas prova a tenere alta l’andatura per Alejandro Valverde, alternandosi con Jack Haig (Bahrain-Victorious) prima che Dylan Teuns (Bahrain-Victorious) provi un allungo deciso, ma senza conseguenze, tanto che Evenpoel scollina con 32 secondi di vantaggio.

Sugli strappi seguenti ci provano Mike Woods, Aleksandr Vlasov e Dylan Teuns, ma Daniel Martinez e Alejandro Valverde rispondono subito presente, così come March Hirschi, Sergio Higuita e Wout Van Aert, che tuttavia perde terreno all’accelerazione successiva così come Jakob Fuglsang ed Enric Mas. Queste accelerazioni permettono agli inseguitori di avvicinarsi a 19 secondi a dieci chilometri dalla conclusione. Higuita, Martinez e Teuns rilanciano ulteriormente, inseguiti da Hirschi, Valverde, Vlasov, Woods e il rientrante Mas, il cui immediato lavoro permette di rientrare sugli altri tre. Questo provoca un rallentamento che consente anche a Powless e Van Aert di rientrare, facendo saltare definitivamente gli accordi per inseguire e consentendo ad altri corridori ancora di rientrare, tra i quali anche Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert). A quel punto è Vlasov ad allungare, ma ormai Evenepoel ha oltre trenta secondi di vantaggio ed è imprendibile, involandosi verso uno splendido successo che può iniziare a festeggiare con largo anticipo. Diversa la sorte di Vlasov, che nel finale viene ripreso dagli inseguitori, tra i quali è Hermans a trovare spazio e tempi per regolare Wout Van Aert.

Risultato Liegi – Bastogne – Liegi 2022

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